giovedì 12 febbraio 2015
Giorno di Santa Eulalia - 07.02.2007-Messaggio da Santa Eulalia nelle Apparizioni a Jacareí
JACAREÍ, FEBBRAIO 7, 2007
MESSAGGIO DA SANTA EULALIA
COMUNICATO AL VEGGENTE MARCOS TADEU
(Marcos): "Principessa del Cielo, sei Santa Eulalia?"
"Cari fratelli, Io sono Eulalia, serva di nostro Signore Gesù Cristo e della Santissima Maria. Vi amo anch'io.
Vi amo molto e da tanto tempo desideravo venire qui nelle Apparizioni di Jacareí per parlarvi, benedirvi, donarvi la Mia Pace, porgervi la Mia mano, offrirvi il Mio aiuto per assistervi nel cammino della santificazione, dell'amore, della fedeltà, dell'obbedienza a Dio e alla Madre di Dio.
Sono vicina a voi, dimoro anche qui in questa Santa Cappella, in questo Santo Luogo, e vi aiuto anche se nessuno lo sa, aiuto tutti coloro che vengono qui veramente assetati e affamati dei Messaggi della Madre di Dio e del Nostro Signore.
Sono vostra sorella, voglio aiutarti molto, moltissimo! Sappiate, fratelli e sorelle miei, che ho subito un duro martirio per amore del Nostro Signore e Sua Madre, ma non ho rinunciato alla Mia fede e fedeltà a Loro.
Vi consiglio e dico lo stesso: Siate fedeli al Nostro Signore, anche nella croce, nel soffrire, nel dolore, nella malattia, nelle persecuzioni e nell'incomprensione che subite perché seguite ed obbedite ai Messaggi dei Sacri Cuori Uniti.
Vedete che qui in questo Santo Luogo la Madre di Dio vi ha dato tesori incomparabili, messaggi bellissimi e elevati, preghiere potentissime ed efficacissime, segni portentosi e meravigliosi, capaci di trasformare anche la pietra più ruvida nel Serafino più santo, alto, pio e fedele del Cielo.
Oh sì! Quanto ha operato miracoli senza pari qui la Madre di Dio. Non siate indegni di Lei. Non siate indegni di questi Messaggi, non siate indegni di questi tesori incomparabili.
Non siate infedeli, codardi, falsi, ipocriti, pigri, malvolenti. Siate fedeli! Siate degni della Madre di Dio e di Dio che scende Qui in questo Santo Luogo. Non siate indegni, siate fedeli!
Questo è il Mio compito, insegnarvi a essere fedeli. Insegnarvi ad essere obbedienti alla Madre di Dio, insegnarvi ad essere docili, a essere degni della Madre di Dio e del Signore che scendono Qui per comunicare tali alte ricchezze e tali sacramenti ineffabili ed alti del Suo Amore e della Sua Grazia.
Io, Eulalia, prometto di starvi vicino, specialmente quando leggete i Messaggi qui per aiutarvi a comprendere il significato, il cuore e lo spirito di essi.
Prometto di aiutare tutti coloro che diffondono queste Apparizioni e Messaggi, che fanno e diffondono l'Ora della Pace, il Rosario Meditato di San Giuseppe, la Trezena la Setena e tutto ciò che il Signore e la Beata Madre vi hanno dato qui.
Prometto di essere per voi una lampada nella notte oscura di questo mondo. Prometto di essere per voi un sentiero sempre lastricato, dritto, diretto e certo per condurvi ai Sacri Cuori Uniti di Gesù, Maria e Giuseppe.
Prometto di essere per voi sempre la freccia che indica il vero cammino e che non vi permetterà di perdervi nei falsi scorciatoie e nelle vie ampie e spaziose che il nemico apre davanti a voi nel mezzo del viaggio per ingannarvi, strapparvi dai Sacri Cuori e condurvi alla dannazione.
Marcos, quanto ti amo, quanto bene ti voglio e proteggo e difendo te, mio fratello. Quanto veglio su di te quando dormi e quando ti svegli, quando ti corichi e quando lavori, quando preghi, quando leggi, quando mediti. Sono accanto a te ogni giorno, e non mi allontano da te nemmeno per un momento, lavoro insieme a te, ti do forza, ti incoraggio, ti illumino, ti incoraggio, ti sostengo quando hai bisogno di Me.
Sì, prometto di dare il Mio aiuto a tutti coloro che hanno bisogno e vengono qui in cerca dei Messaggi che salvano, che portano al Cielo.
Sarò sempre, sempre al tuo fianco, pensa solo a Me, e verrò immediatamente in tuo aiuto e ti assisterò.
Giuro per la Mia santità in Cielo e per la Mia perpetua felicità nel Paradiso. Giuro a te Marcos: non riposerò finché non ti porterò al Mio fianco nel Paradiso.
"Pace."
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12 febbraio - Santa Eulalia
290-304
Eulalia nacque nei pressi della città di Barcellona nell'anno 290. Apparteneva a una famiglia dell'aristocrazia spagnola e i suoi genitori vivevano in un vasto possedimento alla periferia di quella corte affaccendata. La coprirono d'amore, affetto e vizi, quasi soffocando la piccola ragazza, il cui carattere già brillava in tenera età.
Umile, saggia, prudente e molto intelligente, era carità in persona. Aveva un amore estremo per Gesù Cristo, per il quale trascorreva molte ore del giorno in virtuose preghiere. Era solita stare nella sua modesta stanza, raccolta con le sue piccole amiche, cantando canti e inni di lode al Signore; poi uscivano a distribuire i loro beni migliori ai poveri bambini del quartiere, che bussavano sempre alla sua porta.
Entrò nell'adolescenza all'età di tredici anni, nello stesso momento in cui giunse a Barcellona la notizia del ritorno della terribile persecuzione contro i cristiani, decretata per tutti i domini dell'Impero. Quando gli spietati imperatori romani Diocleziano e Massimiano appresero della rapida e veloce diffusione della fede cristiana nelle lontane terre spagnole, dove fino ad allora questa fede era rara, decisero di inviare il più crudele e feroce dei loro giudici, chiamato Dacian, per porre fine a quella "superstizione".
Temendo per la vita di Eulalia, i suoi genitori decisero di portarla in un'altra proprietà ancora più lontana, dove potesse stare lontano dai soldati che percorrevano le strade alla ricerca dei cristiani denunciati.
Eulalia considerò vigliacco fuggire dal potere che stava sterminando i suoi fratelli cristiani. Così, di notte e senza far sapere nulla alla sua famiglia, scappò e si presentò spontaneamente come cristiana al temuto giudice. Si dice addirittura che abbia detto: "Vuoi dei cristiani? Eccotene uno."
Come desiderava, nell'impeto dell'adolescenza, fu portata a processo. Le ordinarono nuovamente di adorare un dio pagano, dandole sale e incenso da porre ai piedi dell'altare. Eulalia invece rovesciò la statua del dio pagano, spargendo i grani di incenso e sale lontano. Il suo rifiuto di offrire sacrifici fece infuriare Dacian, che la fece frustare fino a farle tutto il corpo contuso e sanguinante. Poi fu bruciata viva con le torce dei carnefici. Era il 12 febbraio del 304.
Il suo corpo fu sepolto nella chiesa di Santa Maria das Arenas, successivamente distrutta durante un incendio. Ma le sue reliquie rimasero intatte e furono nascoste durante la dominazione degli Arabi musulmani, quando il culto cristiano era proibito.
Il culto di Sant'Eulalia fu mantenuto principalmente a Barcellona dove è molto antico. Da lì si diffuse in tutta la Spagna, superando i confini, oltre la Francia, l'Italia, l'Africa e infine raggiungendo tutto il mondo cristiano, orientale e occidentale. È solitamente celebrata nella diocesi di Merida il 10 dicembre, la città del suo martirio. Sant'Eulalia è co-patrona della città di Barcellona, insieme alla Vergine della Misericordia.